giovedì 4 novembre 2010

RHAPSODY OF FIRE - The Frozen Tears Of Angels

"...A volte ritornano..."

Titolo album: The Frozen Tears Of Angels
Etichetta: Nuclear Blast
Data di uscita: 30 Aprile 2010
Genere: Symphonic Power Metal

Introduzione:

Inauguro il blog dedicato alle mie recensioni, con un album che ha molto da dire, che ha unito la critica musicale, e che, a suo modo, sa sorprendere. 
Un album tanto atteso ed acclamato, che sancisce il ritorno dei Rhapsody Of Fire sulle scene, dopo ben 4 anni di inattività dovuti a cause legali con la precendente etichetta discografica. Ma bando alle chiacchere, la band in questione non ha certo bisogno di presentazioni: basti solo ribadire che negli anni ha saputo costruirsi un'identità impareggiabile. Ha saputo, per farla breve, inventare un nuovo genere, o meglio, rimescolare le carte in tavola e ridettare le regole di un genere come il symphonic metal. 
Tutt'ora, a mio parere, quest'album rimane una delle migliori uscite discografiche del 2010. E' sorprendente come i nostri siano riusciti, nonostante una loro caratteristica ostentazione nella ripetizione di certi stilemi musicali ormai noti a tutti, a sfornare un lavoro di indubbia qualità. Un vero capolavoro, fresco, con delle ottime nuove idee, pur contenendo tutti i classici elementi musicali e stilistici della band. Elementi che i veri fans conoscono benissimo, fin dall'ormai lontano 1997. 
Liricamente, ci troviamo di fronte al prosequio della saga iniziata nel 2004 (The Dark Secret Saga). The Frozen Tears Of Angels ne rappresenta il 3° capitolo, e l'atmosfera della storia sposa alla perfezione l'aggettivo che meglio si addice al sound di quest'opera: glaciale. Diamo ora inizio ad un esauriente track-by-track!


Track By Track:

Ebbene si, i ROF sono tornati alla grande, come si può intuire dal consueto intro "Dark Frozen World", introdotto dal loro narratore ufficiale, mr. Christopher Lee. Possente come forse mai prima d'ora, l'impatto sonoro è letteralmente da pelle d'oca, attraverso cori, composizioni operistiche e classici elementi alla Rhapsody. L'intro è solo l'antipasto per uno dei brani più significativi di quello che sono i ROF nel 2010: "Sea Of Fate", un brano originale, bellissimo e melodico, che lascia trasparire elementi di novità nel songwriting generale. Ottimo il break centrale solistico-strumentale. Conferma subito il tutto la seguente "Crystal Moonlight", con il suo susseguirsi di atmosfere alla Goblin e richiami neo-progressive metal. Arriviamo alla quarta traccia, quella "Reign Of Terror" che ha fatto letteralmente impazzire i fans di tutto il mondo: I ROF mostrano un'altra faccia della loro musica, che diventa rabbiosa, al limite del black metal, attraverso anche un poderoso scream (!) di Fabio Lione. Nel bridge, il folk-power velocissimo abbinato alle scream vocals, ci riporta alla mente band viking come Ensiferum, Wintersun o Equilibrium, e nel chorus ritornano ad esplodere gli elementi classici del combo. Cori a dismisura, passaggi chitarristici ultra-tecnici, blast-beats, scream vocals, uno stacco acustico sublime: questa è "Reign Of Terror", indubbiamente la migliore del lotto, e uno dei loro migliori brani in assoluto, destinato a diventare un nuovo classico. Ascoltare per credere!!! E' l'ora del consueto intermezzo folkloristico-medievaleggiante cantato in italiano, ed inizia "Danza di Fuoco e Ghiaccio", che, tra cantato alla Branduardi, melodie ariose azzeccatissime, flauti e strumenti acustici, ha il tempo di stupirci con una bella fughetta chitarristica in clean e 3/4 del buon Luca Turilli. Il viaggio prosegue con "Raging Starfire", e qui la mente ci riporta ai vecchi lavori della band (Dawn Of Victory, Power Of The DragonFlame). Nonostante la sua classicità, la canzone sa sorpendere grazie a dei refrain sempre azzeccati e maledettamente epici. L'unico mezzo passo falso è rappresentato, purtroppo, dalla seguente ballad "Lost In Cold Dreams": troppo fredda e poco impreziosita nell'arrangiamento. Stupenda la strofa, la canzone perde un po' del suo fascino nel ritornello. Del resto la band, in ambito ballads, in passato, ci ha abituati a capolavori quali "The Magic Of The Wizard's Dream" o "Wings Of Destiny", ed è lecito non essere totalmente soddisfatti da questa nuovo lento. Prima del gran finale, incontriamo una "On The Way To Ainor", che è ancora un richiamo al passato, soprattutto nell'epico e combattivo ritornello. Un po' anonima, è una canzone che, a mio avviso, necessita di più ascolti per farzi apprezzare. Pur non riuscendo quindi a sorprendere, rimane comunque una buonissima song. Ed eccoci alla fine: qualche minuto di Film Score Metal (con narrazioni ed orchestrazioni egragiamente arrangiate), ci introduce alla title-track "The Frozen Tears Of Angels". La canzone si spiana per 11 minuti di durata, rappresentanto l'episodio più lungo dell'album, con parti di chitarra acustica e melodie "fredde" ed oscure al punto giusto, fino all'esplosione nel superbo refrain, che come un ultimo grido di battaglia, ci conduce alla conclusione di questo bellissimo viaggio nella esuberante fantasia dei Rhapsody Of Fire. Ultima nota, l'edizione limitata che possiedo presenta due bonus tracks: "Labyrinth Of Madness" (uno strumentale di pochi minuti su cui si dipana un unico assolo chitarristico) e la versione orchestrale di "Sea Of Fate" (è rallentata rispetto all'originale, e ne viene accentuata la componente sinfonica).


Considerazioni Tecniche e Conclusive: 
La band, come al solito, mostra una prestazione tecnica invidiabile, individuabile in ognuno dei componenti del combo italiano. Menzione d'onore ad un rinato Luca Turilli, che ha avuto il tempo di approfondire meglio il suo strumento, e quindi inserisce nell'album qualche nuova soluzione tecnica e scale, in alcuni frangenti, differenti rispetto al suo consueto stile puramente neoclassico. Ma, soprattutto, lode va a Fabio Lione: il tempo non scalfisce le sue corde vocali, e offre una prestazione davvero brillante come mai in passato. Inutile sprecare parole sul songwriting, Luca e Alex sono ottimi compositori, è risaputo, e nonostante si siano in passato assestati su dei canoni (coerentemente) ripetuti, hanno saputo sorprendere con non pochi elementi di innovazione; e questo, diciamolo, è raro in un mercato musicale affollato come quello odierno. La produzione è eccellente: rispetto ai recenti capolvori sinfonici (Symphony Of Enchanted Lands 2, e Triumph Or Agony), viene dato maggior credito alla chitarra, e viene diminuita la componente sinfonica. Strabiliante e colma di sfumature anche la copertina, il booklet e l'artwork in generale, a cura dell'emergente Felipe Machado (all'opera, recentemente, anche con i Blind Guardian). Quindi complimenti ai resucitati Rhapsody Of Fire, sentivamo davvero la vostra mancanza!


Tracklist:

01. Dark Frozen World
02. Sea Of Fate
03. Crystal Moonlight
04. Reign Of Terror
05. Danza Di Fuoco E Ghiaccio
06. Raging Starfire
07. Lost In Cold Dreams
08. On The Way To Ainor
09. The Frozen Tears Of Angels
10. Labyrinth Of Madness (Bonus Track)
11. Sea Of Fate - Orchestral Version (Bonus Track)

Voto: 8,5/10

5 commenti:

  1. Bravo Fil, mi piace il tuo modo di recensire, tu dici che è un po' lungo ma la verità è che si legge piacevolmente. Io su quest'album posso aggiungere poco, anche perchè sono un fan sfegatato dei Rhapsody e rischierei di essere imparziale; dico solo che se dovessero fermare di nuovo la loro produzione per 4 anni con lo scopo di pubblicare un album altrettanto innovativo, sarei lieto di aspettare e di provare ancora la sensazione di "non stare nella pelle". Ho sentito molta gente criticare i Rhapsody... la verità è che questo gruppo ha avuto veramente gli attributi per innovare significativamente un genere di metal che ormai è per lo più la brutta copia di se stesso.
    Ciao!

    Andrea the Swordmaster

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  2. LIBER SCRIPTUS
    LIBER PROFERETUR
    IN QUO TOTUM CONTINETUR
    LIBER SCRIPTUS
    LIBER PROFERETUR
    UNDE MUNDUS JUDICETUR
    REIGN OF TERROR!

    Complimenti per la recensione caro... aspettando con ansia il 25 febbraio.

    E.

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  3. Recensione molto accurata e mai banale, complimenti fil, sarà un blog che visiterò più spesso ;)

    Alex

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  4. bravissimo amore! sembra lunga è vero, ma è davvero scorrevole! e tu che pensavi di cancellare il blog subito dopo averlo fatto!!! :P

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  5. Grazie per i complimenti ragazzi, mi fanno davvero piacere! :)

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